; Il Blog di chi ama viaggiare: monti Alburni
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martedì 21 maggio 2013

Montagne, tratturi ed altre storie

Salve inguaribili viaggiatori,

Oggi una lettrice del nostro blog di viaggi, Mariantonietta Sorrentino, ci invia il racconto di una passeggiata sui monti Alburni.

Se anche voi volete aiutare questo blog di viaggiatori a crescere, inviatemi il racconto di qualche vostro viaggio o di qualche ricetta che vi è riuscita particolarmente bene, al seguente indirizzo email: inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Ecco il suo racconto:

Passeggiare in montagna, magari sugli Alburni, è consigliabile quasi in ogni stagione.
Già le ginestre sorridono a ciocche, stagione di (e per) amori maturi, giallo intenso e da spremere come arance di Sicilia.
Si rincorre il colore in molte vallate del Cilento, sula costa come a far da cornice agli ulivi in collina.
Un inguaribile viaggiatore sui monti AlburniA balze a balze l'occhio rincorre quasi garrulo i sussurri di vento in questa primavera tardiva, che prepara all’estate, una matrona intensa.
Primavera di verde, alle porte della Sella di Corticato, mille metri di altezza a dividere Cilento dal Vallo di Diano.
La ginestra a breve sarà matrona
quasi in ogni crinale perchè generosa culla di piogge fu l’inverno e di neve!

I boccadileone si son impigriti e boccheggiano pingui con quelle loro forme tondeggianti a coppa; tintinnerebbero per noi se solo fosse avvezzo il nostro orecchio, se solo avessimo l'udito fine di avi non ancora combusto da secoli di fracassi, parole rumorose come bombarde, di assedi e cacce, fucili e schioppettate. Rosa e cremisi boccadileone, ti accolgono dai crepacci sotto monte Motola e tra le crepe delle fenditure quasi preferissero le complicazioni alla vita facile.

Quanti suoni si potrebbero udire qua, sotto la Madonna del Vivo a 1300 metri di altezza, alle porte di Piaggine che fu casale di Laurino coem Chiaine soprane.

Quanti hertz abbiamo perduto noi uomini del terzo millennio? Non erano forse più squillanti per noi i richiami dell'allodola, il canto del pettirosso in questi crinali cilentani? Il cuculo si ascolta solo per caso, e a patto di inoltrarsi a piedi scalzi tra le coline dell’interrno; il pettirosso e il suo mondo ascoso, laddove le fragole maturano a luglio e gareggiano con l'origano in fragranza, ma lo vincono per colore accecante. Versi monte Cervati, la vetta più alta della Campania, anche ad agosto vincono su tutto, meraviglia delle meraviglie.
Un inguaribile viaggiatore sui monti AlburniL’ immobilità della montagna, peraltro solo apparente, si fa presenza; a luglio sotto un sole da “Mezzogiorno di fuoco” la natura avanza munita di suoni. Odo in lontananza mandrie con campanacci inequivocabili si conducono da pascolo a pascolo, dalla Tempa del Fico fin verso 2Il Mandracchio”.

Ricerca di foraggi non meno che di
abbeveratoi che, sentinelle di pietra scavate in rettangolo, indicano la presenza di armenti. Zoccoli solcano il terreno e nel fango la zampa lascia l’impronta pesante. Abbeveratoi, sentinelle abitate da insetti e scintillanti a singhiozzo, si trovano verso il Monte Panormo come verso la fontana del Pero tra Sacco a Teggiano. Terre di “pastorizia trasmigrante” da trans (di la da) e da humus (terra), in che equivale a greggi che migrano "di la dalla terra (consueta)".

La transumanza non è pastorizia nomade, ossia senza fissa dimora. Non è manco la stanziale, cioè con una sola dimora. Bestie ed uomini che si muovono in una natura che solo in apparenza è imota.

Mariantonietta Sorrentino