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mercoledì 21 marzo 2012

Italydifferent nelle Langhe e Roero. Enogastronomia (prima parte)

Italydifferent nelle Langhe e Roero.

Enogastronomia (prima parte)

Territorio e cucina sono un binomio inscindibile che contribuisce al mantenimento dell’identità di una terra e del popolo che vive nelle Langhe e Roero.


Un inguaribile viaggiatore nelle Langhe e Roero - Italydifferent - tajarin

Dopo avevi parlato di Italydifferent nelle Langhe e Roero sotto l’aspetto storico, artistico e culturale negli articoli che iniziano con Italydifferent nelle Langhe e Roero. (prima parte) oggi inizio a raccontarvela sotto l’aspetto culinario, che i grandi intenditori definiscono enogastronomia.

Parlare di tutti i piatti è quasi impossibile, tanto è ricca la cucina delle Langhe e del Roero, nonostante le origini della rinomata gastronomia di queste zone sia nata dalle modeste condizioni economiche nei secoli passati.

Infatti, originariamente, tutti gli ingredienti venivano reperiti nell'ambito della casa e del fondo, per dare piatti quali: tajarin (foto sopra), sughi di fegatini, torta di sangue, minestroni, costine, arrosti di pollo e di maiale, "frisse", "grive", frittate, torta di nocciole e zabaione.

Nell'Ottocento la cucina è andata elaborandosi incominciando ad affinarsi con nuovi gusti ed ingredienti, ecco che nascono così il fritto misto, gli agnolotti con sughi di carne, selvaggina in salmà, lepre al "civet", fonduta con tartufi, bônet.

Ai giorni nostri, la tradizione culinaria viene egregiamente mantenuta e continuamente aggiornata da circa i 280 ristoranti che operano nel Roero e nelle Langhe, in cui sapienti chef riescono egregiamente ad amalgamare i sapori antichi a quelli della nuova cucina, senza mai abbandonare la certificata qualità dei prodotti del territorio.

Ovviamente, la coincidenza di quest'area con la zona dei più nobili vigneti non può che creare un connubio d'eccezione fra gastronomia ed enologia.

Un inguaribile viaggiatore nelle Langhe e Roero - vini in cantina
I vini delle Langhe e del Roero sono famosi in tutto il mondo e l’80% di questi gode, infatti, delle certificazioni Doc (denominazione di origine controllata) o Docg (denominazione di origine controllata e garantita).

Una menzione particolare va al celeberrimo Tartufo Bianco d’Alba, immancabile protagonista della cucina d’autunno, che da sempre, partendo dalla capitale delle Langhe, giunge sulle tavole di tutto il mondo.

A tal proposito bisogna ricordare che Alba ospita, infatti, il più importante mercato mondiale del Tartufo Bianco, un vero evento messo in scena per tutto l’autunno da decine di cercatori che espongono, ogni week-end, i “diamanti” raccolti.

Gli inguaribili viaggiatori che durante il loro soggiorno nelle Langhe e Roero vogliono provare un’esperienza unica possono andare alla scoperta del momento più segreto: la cerca, accompagnando il “trifolao”, sempre scortato dal fidatissimo cane e ascoltando i racconti di grandi avventure di notti buie e nebbiose.

Per chi preferisce l’estate all’autunno per godere dei paesaggi delle Langhe e Roero, non si preoccupi, perché potrà assaporare comunque qualche delizioso piatto con lo scorzone, ovvero il tartufo estivo, di colore nero e molto aromatico.

A detta dei gourmand l’abbinamento che maggiormente esalta i profumi e gli aromi del tartufo è dato dal connubio tra uova all’occhio e scaglie fresche di questo prezioso tubero.

Il racconto enogastronomico di Italydifferent nelle Langhe e Roero continua su: Italydifferent nelle Langhe e Roero. Enogastronomia (seconda parte)

Domani inizieremo a preparare il nostro pranzo tipico delle Langhe e Roero.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

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